Non serve a fare SEO come tanti pensano, ma Site Kit Google promette molto di più.
Google fa ricerche. Sa tutto, prova a fargli una domanda ed ecco che in pochi secondi avrai la risposta. Google però è anche altro, molto altro. È un’azienda che investe in tecnologia. Sono opera sua Android, il sistema operativo per smartphone, G Suite, il pacchetto di applicazioni da ufficio, e Google Home, l’assistente vocale per la smart home.
Google sta studiando un nuovo plugin per WordPress che ha agitato la popolazione mondiale di appassionati e addetti ai lavori. Se sei un imprenditore, le parole ‘plugin’ e ‘Wordpress’ forse non ti saranno così familiari.
Partiamo con l’ultima: WordPress è il sistema su è realizzato il 26% dei siti online al mondo. A licenza libera (Open Source), flessibile, facile da usare: i programmatori se ne sono subito innamorati e sembra un matrimonio destinato a durare anche molto nel tempo.
I ‘plugin’ sono piccoli moduli che si possono aggiungere a WordPress per scopi precisi: inserire un form di contatti, un box con il profilo dell’autore alla fine di un articolo, la slider in home page, ecc.
Dato che Google sta molto attento alle esigenze degli utenti del web, ecco allora che ha pensato di rendere possibile l’integrazione di 4 dei suoi servizi, fondamentali per chi lavoro nella rete, in un unico plugin per WordPress che si chiama ‘Site Kit’.
Appena la notizia si è diffusa è salita l’attesa per vedere all’opera il plugin che, al momento in cui scriviamo, è ancora in fase beta.
Cos’è Google Site Kit e a cosa serve
Site Kit permetterà di avere nel Back End di WordPress (l’area di amministrazione del sito e dei suoi contenuti) i dati che provengono da questi 4 pilastri di Google:
- Search Console: serve a capire (e imparare) come gli utenti scoprono i tuoi contenuti su Google Search.
- Analytics: per capire come i tuoi utenti navigano il tuo sito.
- AdSense: è il sistema che ti permette di gestire e controllare i tuoi annunci pubblicitari su Googe AdSense.
- PageSpeed Insights: è lo strumento che ti permette di individuare le criticità del tuo sito per migliorare e ottimizzare le prestazioni.
Ecco la video spiegazione di questa novità targata Google:
Cosa non è il plugin Site Kit di Google
Site Kit di Google non è un plugin SEO. Se ami smanettare un po’ con WordPress e conosci Yaost SEO, uno dei plugin più famosi, non devi pensare che Site Kit sia un suo concorrente. Il motivo? Perché nemmeno Yaost è un plugin SEO, non è certo uno strumento come questo a farti balzare in testa ai risultati della SERP di Google.
Come abbiamo già ricordato più volte, fare SEO è un’attività complessa fatta di tante cose, come riassume bene questa infografica (‘La tavola periodica per il successo nel SEO’):
Un plugin è solo uno strumento nelle tue mani, sta a te usarlo all’interno della tua strategia SEO. Non credere a chi ti dice che solo con Yoast avrai migliori risultati SEO e che ti basta imbottire i tuoi contenuti con delle parole chiave per essere il numero uno di Google.
Perché Site Kit dovrebbe interessare la tua azienda
Bene, ma come può interessare tutto questo la tua attività imprenditoriale? Di solito di questi 4 pilastri si occupa il tuo web master o l’agenzia web, perché dovrebbe riguardare anche te?
Ti dovrebbe interessare perché da questi servizi Google riesci a ottenere moltissimi dati che puoi far diventare delle informazioni. Non dovresti accontentarti di un report periodico qualsiasi sulle statistiche del tuo sito. Google continua a integrare i suoi servizi con nuove funzionalità e tu per primo dovresti interessarti alle opportunità che ne può trarre la tua azienda.
Site Kit può darti quelli che oggi chiamiamo ‘Insights’ del tuo sito, informazioni utili a prendere decisioni non solo dal punto di vista digital, ma anche per quello del business ‘reale’ (offline) che riguarda il tuo prodotto o servizio.
Impara a trasformare i dati in Insights
Ricorda che ti viene chiesto di rispondere a delle domande e a dei bisogni, non solo attraverso quello che produci ma anche con i contenuti (informativi, educativi, ecc.) che pubblichi online. Perciò chiedi alla tua agenzia di farti avere quante più informazioni possibili da questi 4 strumenti Google e che riguardano il tuo sito, come ad esempio:
- il percorso di navigazione degli utenti
- le pagine più visitate
- il tempo di permanenza
- quali sono le parole chiave con cui arrivano al tuo sito (e quali quelle che portano al sito dei concorrenti)
- in generale, cosa cercano nel tuo settore
- cosa fanno i concorrenti
- ecc.
Sono tutti ‘Insights’ che ti aiuteranno a capire, quasi in tempo reale, cosa vogliono le persone da aziende come la tua.
Contenuti sempre più mirati e consapevoli
Una volta che avrai in mano queste informazioni, le potrai sfruttare a tuo vantaggio. Per esempio, per produrre contenuti funzionali al tuo business che rispondano in modo sempre più completo alle esigenze del tuo pubblico.
Google sta fornendo risultati di ricerca sempre più completi e immediati alla richieste degli utenti, perciò devi lavorare pensando a questo: informati su quello che vogliono le persone da te e produci contenuti in grado di soddisfarli e avvicinarli così alla tua azienda (‘lead’, cioè la visita di un potenziale cliente) e alla soluzione che proponi per i loro bisogni (‘conversione’, il visitatore interessato diventa cliente).
Ecco come il Site Kit di Google ti potrà aiutare, insieme ad altri strumenti che magari già usi.
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