Il buongiorno si vede dal benvenuto: azioni pratiche per evitare che la tua prima mail di benvenuto venga cestinata
A cosa serve una Welcome mail? A tante cose:
- A confermare l’avvenuta iscrizione a una newsletter
- A dare un’idea di massima dei contenuti che verranno inviati da quel momento in poi nella casella di posta del sottoscrittore
- A consegnare un buono sconto promesso all’atto dell’iscrizione alla newsletter
- A cancellarsi anche subito, se si ha già cambiato idea.
Per scrivere e progettare sales page che vendono davvero bisogna partire dalla base e cioè dal nostro target, ma esistono altri passaggi importanti che non vanno trascurati per portare l’utente al fatidico clic. E trasformarlo, così, in cliente.
Indice articolo:
Un viaggio fatto di tante tappe
L’iscrizione alla newsletter con la relativa Welcome mail non è un passaggio a se stante, bensì un anello di una lunga catena che trascina (in senso lato) il tuo potenziale cliente e lo guida nel processo d’acquisto.
Si tratta di un aspetto da tenere in considerazione, per evitare di spedire una Welcome mail totalmente scollegata dal resto della tua strategia di marketing, se va bene, totalmente incoerente se va male.
Prima di metterti a creare una mail di benvenuto, fatti questa domanda:
“Come è arrivato l’utente a iscriversi alla mia newsletter?”
Quando un utente si iscrive alla newsletter perché così riceverà il 10% di sconto sul primo acquisto, si aspetterà di ricevere un tipo di Welcome mail; quando, invece, l’utente si è iscritto alla newsletter perché spera di ricevere in futuro informazioni, news e offerte speciali, si aspetterà una mail di benvenuto totalmente diversa.
Un esempio di informazioni personalizzate? Se la tua Welcome mail è anche la conclusione di un processo d’acquisto (ad esempio, l’iscrizione a una rivista online) ricordati di inserire nel testo anche il riepilogo dell’acquisto e dei termini.
Suggerimento pratico: se prevedi più porte d’accesso alla tua newsletter (sponsorizzate su Facebook, promessa di buoni sconto, pop up sul sito) assicurati che il testo e la forma della tua Welcome mail possano salutare tutti gli iscritti rispettando le aspettative di ciascuno di loro.
Saluti, arrivederci, aspettative
Una mail automatizzata ha molto poco di umano, ma se non facciamo niente per renderla meno fredda è probabile che verrà cestinata senza nemmeno che venga aperta.
Un pessimo modo per iniziare una lunga relazione di scambio d’informazioni, ti pare?
Se nella tua Welcome mail non hai inserito codici sconto – e quindi non ci sono motivi immediatamente validi per cui qualcuno dovrebbe aprirla, una volta confermato l’indirizzo mail – tocca fare uno sforzo in più per catturare l’attenzione del lettore.
Prova così:
- Cura l’oggetto: essere originali a tutti i costi o riempire il campo dell’oggetto con emoji non sono metodi che di per sé garantiscono l’apertura. Meglio pensare bene a cosa scrivere, piuttosto!
- Saluta, ma senza entusiasmo eccessivo: troppi punti esclamativi e troppa enfasi rischiano di suonare falsi. Per non sbagliare, scrivi la Welcome mail rispettando il tuo tono di voce.
- Testo breve, grafica bella: un saluto ben curato è più efficace. Scegli una bella grafica e nel testo ricorda al lettore i benefici che avrà grazie alla tua newsletter.
- Be social: Non dimenticare di inserire nella mail anche i pulsanti social ed eventuali link al sito.
L’ultimo consiglio sembra banale, ma è molto importante.
Questo perché, nell’ottica del percorso di cui al paragrafo precedente, la Welcome mail rischia di essere un vicolo cieco invece che l’ennesimo tassello di un percorso. Ecco perché è fondamentale – soprattutto se nella mail non sono contenuti codici sconto – incuriosire il lettore con i tasti social o anche una gallery di anteprima estratta da Instagram.
A questo proposito, pensa al social o allo strumento che funziona di più col tuo target: i tuoi clienti/utenti apprezzano il tuo profilo Pinterest? Preferiscono Instagram? Amano girare nello shop del tuo sito per leggere le schede prodotto?
Inserisci al piede della tua mail uno di questi elementi in anteprima: la tua sfida è quella di ingenerare un clic e un interesse attivo già con la Welcome mail.
Non è semplicissimo, ma si può fare!
Suggerimento pratico: inserisci anche nella Welcome mail il tasto per la disiscrizione. Si tratta di un accorgimento che ti farà risultare molto attento nei confronti del lettore.
Sono qui per lo sconto
Se la Welcome mail contiene uno sconto, è probabile che l’utente si sia iscritto alla newsletter proprio per ottenerlo.
Ciò non significa che basterà inserire il codice sconto per aver fatto correttamente il tuo dovere!
Saluta comunque, cura il testo e la grafica come se non stessi fornendo alcun codice sconto, non dare niente… per scontato. Scegli bene, inoltre, il formato in cui inserire il codice sconto: attraverso un pulsante o un link? In grafica, con un codice da copiare e incollare? Studia bene il tuo target – anche con un sondaggio – e scegli il modo più intuitivo e comodo per i tuoi utenti.
Importante: fai attenzione nei periodi di forte sconto – black friday, cyber monday, saldi estivi/invernali – ovvero quando le iscrizioni alle newsletter avvengono in massa. Prevedi una strategia ad hoc per non farti trovare impreparato e con il website in crash.
Suggerimento pratico: quando crei il codice sconto, collegalo in qualche modo alla Welcome mail. L’idea di usare codici che contengano parole come WELCOME o BENVENUTO o ancora GRAZIE è vecchia, ma funziona ancora.
Conclusioni
Dare il benvenuto è importante, e non solo per un discorso di educazione. Per costruire un rapporto duraturo è fondamentale curare la comunicazione fin dall’inizio, senza cadere nella tentazione di conservare gli automatismi offerti dai provider di newsletter come Welcome mail o mail di conferma indirizzo già prefissate (e magari scritte pure in inglese).
Se hai dubbi e non sai come impostare al meglio la tua Welcome mail, contattaci!